La domanda di consulenza economico-finanziaria da parte delle pmi è decisamente modesta.
Le difficoltà si concentrano spesso nel breve periodo, come:
- restituire il debito
- ottenere un finanziamento
- relative alla domanda
- crediti di dubbia esigibilità
- decisioni di investimento
- altro....
Hanno la precedenza, la miopia impedisce di vedere le priorità gettando un'ipoteca sul futuro.
Quando aumenta il grado di importanza Attribuito-Riconosciuto ai problemi percepiti come concreti, spesso per urgenza e meno per importanza, diventa difficile riconoscere che, la natura delle obiezioni e la soluzione proposta, coincidono, sono la stessa cosa!
La preoccupazione di potenziale inadempienza di un debito con la banca deve risolversi rimuovendo le cause che l'hanno generata.
La banca rappresenta l’inizio e la fine di un processo e per definizione non può essere parte del problema.
Non riuscire a pagare un debito è spesso una conseguenza, avere crediti di dubbia esigibilità è una conseguenza, ottenere un finaziamento è una conseguenza!! Di qualcos'altro!
Se l'impegno è rivolto a rimuovere le conseguenze, invece di agire sulle cause, anche risolvendole, con presumibile certezza, se ne produrrebbero delle altre!
La colpa è sempre del termometro !
Per risolvere le conseguenze, risultati insoddisfacenti o semplicemente migliorarli è necessario agire sulle variabili che lo determinano.
Le conseguenze non sono che dei “risultati” ( in termini matematici: sono ciò che deriva da operazioni matematiche "2+3=5" in termini filosofici: situazioni create da altre vicende), quindi sempre una conseguenza.
Il RISULTATO è una CONSEGUENZA
Sono conseguenze il Risultato Economico, l’Utile, lo è l'esito di una riunione il verificarsi di una aspettativa perché, tutte sono espressione e rappresentano, la manifestazione di un mix di azioni e comportamenti che hanno rilevanza economica e relative conseguenze finanziarie.
Se il Risultato Economico e l’Utile sono il risultato di un processo e non la causa, non possiamo definirli con espressioni di giudizio “buoni o cattivi”.
Qualsiasi risultato consegue a decisioni, scelte, valutazioni, pianificazione, competenze, al massimo può rivelarsi insufficiente, ma non è mai "Cattivo", stante naturalmente la variabilità che contraddistingue il mix di variabili dipendenti e non, rischi caratteristici e sistemici.
Il rischio d'impresa consiste nella naturale variabilità delle determinanti, nei tratti sistemici che caratterizzano l'economia, non nella mancanza di visione, di strategia, di pianificazione, di organizzazione e di conoscenze.
Qualsiasi risultato deve essere condotto, non subito, un atleta pianifica ogni giorno le attività necessarie per raggiungere coscientemente il risultato desiderato, qualsiasi elemento che sia l'utile il piano delle vendite un risultato economico o finanziario, qualsiasi obiettivo deve vivere di una pianificazione, previsione, stante la valutazione di determinate ipotesi.
La capacità predittiva richiesta alle imprese, ha un significato diverso dal "prevedere il futuro", consiste nella definizione di un perimetro di informazioni (per definizione variabili) insieme alla valutazione degli scenari probabili, esprime la consapevolezza, competenza e cosciente finalizzazione delle azioni necessarie da intraprendere, per raggiungere un determinato risultato.
In termini assoluti, la Finanza e le banche NON sono mai il problema, quanto l’evidenza di un problema non ancora identificato o presidiato, ed è per questo che la consulenza finanziaria in azienda è una funzione imprescindibile.
Quasiasi conseguenza finanziaria, anche gli squilibri, hanno un'origine economica.
Le soluzioni che deve fornire la Consulenza ai quesiti “concreti”, sono domande:
- Perché siamo inadempienti?
- Perchè il finanziamento non è stato concesso?
- Perché la domanda è in calo?
- Perchè i crediti aumentano?
E le risposte, escludendo il COVID che ha certamente rappresentatoun problema, e un acceleratore per molti, ritornano sul piano della sostenibilità economica, sui margini, la tipologia dei clienti, la presenza dei vantaggi competitivi, valutazione dei progetti, iniziative sopravvalutate, progetti sbagliati, scelte non aderenti ai profili aziendali, politiche commerciali, ideazione di prodotti approssimative, errata concezione dei costi, una serie di valutazioni almeno imprecise che, risalendo verso le cause di origine, coincidono spesso con decisioni subottimali, spesso di natura strategica.
Spesso, molte domande trovano soluzione in poche risposte e, come altrettanto spesso accade, la soluzione è nel togliere e non aggiungere.
Conclusioni:
Qualsiasi decisione a partire da quelle di ordine strategico si “Scarica” , traferisce, sulla componente finanziaria, che rappresenta la conseguenza ultima, manifesta, visibile dell’attività economica, della quale si sottovalutano le dimensioni e gli effetti spesso ritardati. Intervenendo sui processi di scelta è possibile migliorare la qualità delle decisioni, incidere sul risultato e generare valore per l'impresa.
Inoltre
Possiamo sostenere che l’analisi e la consulenza finanziaria sono di rilevanza strategica per le imprese perché, indagando sull’equilibrio delle componenti di flusso rispetto alle risorse assorbite, forniscono elementi utili per la valutazione delle decisioni e conseguente sostenibilità economica delle iniziative.
